Bologna, 2 gennaio 2025 – Dopo l’apertura delle Porte Sante nelle diocesi di tutta Italia, è ufficialmente cominciato il Giubileo del 2025.
E ‘giubileo‘ fa idealmente rima con ‘pellegrinaggio‘, richiamando alla mente con immediatezza itinerari più o meno impegnativi ma sempre finalizzati, se non alla fede, almeno ad una consapevole riflessione.
Per noi qualsiasi cosa che richiami viaggi e pellegrinaggi è da considerare in chiave equestre: cercheremo di incuriosirvi su mete e destinazioni che potrete raggiungere a cavallo, o comunque senza allontarvi troppo da lui.
Inziamo dalla provincia di Varese: e a convincerci è stata l’immagine che vedete qui sora, un dettaglio incantevole di una delle scene che potrete vedere nelle cappelle del Sacro Monte.
Avete notato cosa c’è intrecciata alla criniera del cavallo?
Una lunga penna, come avevano i Mustang nei dipinti di Remington o i cavalli di una amica viaggiatrice sulle lunghissime distanze, Paola Giacomini.
A un’ora di macchina dalla ‘Bela Madunina’, è sicuramente uno dei luoghi a più alto tasso equestre d’Italia.
La sua brughiera è stata lo sfondo (e il fondo!) ideale per cacce alla volpe come per le esercitazioni dei reparti di cavalleria ai tempi del capitano Federigo Caprilli, padre del Sistema Naturale di Equitazione, per uscite rilassanti dal lavoro metodico di maneggio e per dare esperienza e sicurezza a cavalli, cavalieri e amazzoni.
Un luogo benedetto dalla bellezza della natura e dei suoi panorami.
Varese ha la maggior superficie di specchi d’acqua in Italia rispetto al territorio di pertinenza, dal Lago Maggiore al Lago di Comabbio passando per quelli di Varese, Lugano, Ghirla, Ganna, Monate.
Tutti di origine glaciale, e nelle loro acque si guardano il verde delle sponde e le Alpi e Prealpi attorno.
Un territorio ricco, dove capacità industriali e commerciali negli ultimi tre secoli hanno stratificato tesori d’arte e di architettura: e anche consolidato una speciale affezione ad un glam equestre di stampo anglosassone.
Ancora oggi in provincia di Varese ci sono 80 allevatori, più di 100 maneggi con 6.000 praticanti, centri affiliati Fise e Sef Italia-Engea, centri ippici con istruttori specializzati nella monta inglese e nella monta western. Possibilità di praticare con istruttori specializzati di livello internazionale salto ostacoli, completo, dressage; percorsi di addestramento per l’endurance e per gli attacchi.
Questo permette una viaggio nelle discipline equestri tutto particolare, dove l’escursione nella natura diventa una frazione fondamentale, ma non unica, di una esperienza sportiva che può essere specializzata in ogni sua variante.
Il luogo ideale dove prevedere uno stage di tecnica equestre seguiti in modo professionale, a cui si aggiunge la profondità dell’esperienza in ambiente. Qui c’è la possibilità unica di montare a cavallo in centri di alto livello dove però è abitudine consolidata uscire in brughiera, sfruttando le tante piste con ottimo fondo che permettono anche agli atleti con la criniera di galoppare serenamente in un posto che non sia il solito rettangolo.
Qualcosa che fa bene al nostro spirito ma anche a quello degli amici cavalli: un regalo speciale da godersi insieme, in simbiosi.
Ovviamente grande spazio dedicato anche al mondo pony: e non poteva essere diversamente qui, dove la cultura equestre è di casa.
Pellegrinaggi e cavalli
Se siete in zona non potete perdere l’occasione di visitare il Sacro Monte di Varese: quattordici cappelle dedicate ai misteri del Rosario che scandiscono il sentiero che porta al Santuario di Santa Maria del Monte, meta di pellegrinaggio già dal Medioevo.
La loro realizzazione è iniziata nel 1604, e nel 1623 ne erano già state realizzate tredici: sono oggi anche una testimonianza preziosa dell’arte sacra lombarda seicentesca. Da notare la penna intrecciata alla criniera di questo cavallo, ritratto nella decima cappella.
Strada Verde varesina: un percorso modello
Esempio perfetto di questa possibilità di integrare sport e turismo equestre è la Strada verde varesina: un antico tratturo che da Milano arriva ai laghi di Varese, attraversandone tutta la provincia.
Già meta ambita delle lunghe villeggiature dei secoli passati, questa zona è oggi come tante altre meta di un turismo mordi e fuggi che non riesce sempre a coglierne gli aspetti più profondi: e l’aspetto slow del turismo equestre non è certo l’ultima delle sue virtù.
Partendo da Gerenzano la Strada verde varesina tocca Gorla, Lonate Ceppino, Sumirago, Golasecca, Sesto Calende, Cittiglio, Mesenzana, Luino, Agra e arriva in Forcora ed è percorribile a piedi, in bicicletta, a cavallo o in carrozza.
Tre percorsi ad anello la arricchiscono ulteriormente:
- Primo Anello: Si parte da MalpensaFiere, sale toccando Gorla, sfianca Castronno e si inoltra nella valle di Montonate per ritornare a Besnate e per poi unire Arsago Seprio, Golasecca e giù a lato del Ticino sino a ricollegarsi con Busto Arsizio.
- Secondo Anello: tangente al primo nella Valle di Montonate (Mornago) sale sino alla palude Brabbia fino a fare un giro completo del lago di Varese utilizzando i tratturi del parco per poi entrare su Azzate e richiudersi.
- Terzo Anello: si svolge intorno al Campo dei Fiori, arrivando sino a congiungersi con il lavoro della Comunità Montana Valli Del Luinese, la Stra’ Di Caver, la Valcuvia e poi si ricongiunge ritornando da Montegrino e la ValCeresio
La strà di caver
Un intinerario in mountain bike o a cavallo consente di scoprire la bellezza tipica di questi luoghi del Luinese e di apprezzare i prodotti tipici che la cucina del territorio offre al visitatore.
La Comunità Montana Valli del Luinese, nell’ambito del progetto Interreg IIIA ha realizzato, tra gli anni 2002-2005, un progetto denominato “I strà di caver” per la valorizzazione dell’offerta turistica integrata mediante la promozione di itinerari transfrontalieri tematici legati alle risorse agricole locali.
Le “Strà di Caver” (le strade delle capre) percorrono l’entroterra della sponda lombarda del Lago Maggiore e permettono la riscoperta di paesaggi spesso incontaminati e volte ancora selvaggi e aspri, con la possibilità di conoscere quelli che sono i prodotti tipici locali come la Formaggella del Luinese, fiore all’occhiello di queste valli.
Si adattano bene all’essere percorse in mountain bike o addirittura come ippovia, a cavallo, allacciandosi ad alcuni tratturi della 3V – via verde varesina.